IN COSA CREDIAMO
brevi appunti che non hanno la pretesa di essere esaustivi vista la complessità dell’argomento, ma comunque indispensabili per avvalorare le argomentazioni che tratteremoCrediamo, non per atto di fede, che l’esistenza terrena abbia un senso più ampio di quanto comunemente si creda. Una coerenza logica, forse perversa se osservata con gli occhi di un umano che già nell’atto di venire al mondo, con il suo primo vagito esprime la sua drammatica esperienza di dolore, un continuum di accadimenti che segnerà tutta la sua esistenza: 'il dolore dell’essere'. Un susseguirsi di eventi che ci lega ad una dimensione terrena di sofferenza e prove di resilienza, impegnative dal punto di vista fisico, ma soprattutto psichico, un vissuto che si può manifestare seguendo due possibili macro scenari: la passiva accettazione della realtà e di ciò che ne consegue, o la prova coraggiosa, la sfida che questa condizione ci costringe ad accogliere: 'rendere il proprio mondo un luogo più bello, armonioso e piacevole in cui vivere, un contesto da condividere amorevolmente con gli esseri che lo abitano'. Vivere quindi, non sopravvivere, impegnandosi con piacere in tutte le attività creative, divenendo di fatto partecipatore attivo nella definizione della propria esperienza terrena, del mondo e della sua evoluzione: 'La realtá che l'uomo vive é il riflesso del suo modo di pensare,' é determinata e manifesta dalla focalizzazione della sua coscienza, una consapevolezza legata ai suoi intendimenti, alle sue conoscenze, ai sui stati emotivi, ai suoi bisogni, ai suoi desideri, alle sue intuizioni ed alla necessità di esprimersi creativamente. La proiezione del suo stato mentale e coscienziale lo rende (che ne sia consapevole o meno) co-creatore della realtà e responsabile della messa in forma del manifesto, questo si concretizza perché la dimensione materiale in realtà è precipitazione e cristallizzazione del piano psichico umano,( tratteremo ampliamente questo argomento più avanti in uno spazio dedicato, così come in conseguenza di quanto affermato sosterremo la tesi che nell’elaborazione artistica è possibile generare bellezza solamente se si è immersi in un profondo sentimento di amore universale, solamente in questa modalità sarà possibile manifestare le infinite forme di Bellezza). L’ uomo é ponte, un tramite, e la sua essenza può rivelarsi nel grande gioco della creazione, 'manifestando la sua essenza sottile', oltre la gravità e densità materiale in cui è stato relegato, una trasmutazione che si potrà concretizzare compenetrando l’incanto della bellezza o lasciandosi sopraffare da profondi sentimenti di amore universale, aprendosi così la possibilità di connessione alla densitá immateriale ed allo 'spirito creativo'. Una esplorazione su piani diversi dei rapporti tra mondo interiore e non, in uno spazio di energia generativa-vitale-positiva si materializza la magia: 'la messa in forma manifesta del suo modo di essere essenza creativa'. In questa prospettiva l’artista incarna un ruolo primario, un moderno Ulisse, ricercatore di luoghi e linguaggi ancora non esplorati, tracciando di fatto mappe percettive prima e coscienziali poi, che andranno a incrementare e valorizzare il bagaglio esperienziale ed evolutivo suo e dell’umanità tutta.Beltram Russel filosofo: 'Più sono le cose alle quali un uomo si interessa, maggiori saranno le occasioni di felicità'. Più gli impulsi sono profondi e slegati da schemi culturali, meno rischierà di essere trascinato dai vortici dall’esistenza, in balia di eventi esterni. Più la sua ispirazione è incontaminata, più le informazioni che gli arrivano dall’intuito si concretizzeranno favorevolmente nella materia, (anche se raramente l’artista avrà consapevolezza dell’aspetto energetico, eterico e sottile della sua creazione), l’arte è soltanto il mezzo, lo strumento per realizzare progetti ed idee, la finalizzazione di obbiettivi probabilmente già definiti ancor prima di concretizzarsi in questa dimensione. Un'arte visionaria, utopica, che possieda una stimolante forza profetica, capace di esercitare un’influenza ampia e illuminante per i moti interiori del cuore e del sentire umano. Un’ arte che promuova la capacità di mettersi all’ascolto non soltanto della dimensione fisica legata al proprio corpo e alle emozioni, ma anche e soprattutto un sentire collegato alle dimensioni più sottili, recuperando il contatto con la parte animica: 'portando la centralità del sentire dall’esterno all’interno' e ponendo fine ad un circolo vizioso negativo: esorcizzare il disagio attraverso la ricerca di emozioni ossessive e falsi obbiettivi. Un rinnovato approcciare la realtà mettendo in dubbio ogni aspetto e persino se stessi, utilizzando un linguaggio che è mediazione tra il punto di vista animico ed il mentale, sviluppando così la capacità di percepire e dare forma a rinnovati modelli di estetica, libertà e autodeterminazione.
NUOVE CONOSCENZE-VERITA’-ERRATE CERTEZZE
'In verità siamo già nella verità', l’uomo è molto più di quanto crede di essere e formandosi alle arti potrà scoprirlo, 'conosciamo esperienziando', non attraverso l’informazione perché la coscienza è lo strumento, il mezzo per arrivare alla conoscenza. Provando, sbagliando e sbagliando ancora, dando forma e materializzando le idee, in realtà si concretizza la possibilità di scalfire forse piccolissime schegge di verità. Ciò si potrà manifestare soltanto dopo aver sviluppato 'coscienza critica', allargando il concetto di errore alla totalità, osservando la realtà da diversi punti di vista. In questo modo ogni fanatismo, ogni intolleranza, ogni pretesa di verità si dissolve; così come la morsa dell’essere preda della volontà di potenza, ti allontana dalla tua realtà interiore, dalla pace, dalla libertà che ti concedi di essere felice.'La felicità non risiede nelle cose del mondo perché fugaci e incontrollabili, subordinando di fatto il piacere alle cose, la felicità si manifesta nella propria bellezza interiore'. La scoperta del tutto che risiede nella nostra unicità, un tutto che scopre sé stesso dal suo punto di vista, che vuole conoscersi esplorandosi nell’esperienza artistica, nutrendo di fatto la propria coscienza, un tutto che è pienezza, assenza di necessità, assoluto benessere immateriale. Uno degli straordinari poteri insiti nel fare arte risiede nella possibilità di utilizzare linguaggi non solo verbali, potendo comunicare in modalità complesse che scavalcano il mentale per accedere alla nostra dimensione più profonda, 'l’identità nella sua interezza, nella sua totalità, nell’assoluto'.
LA FOCALIZZAZIONE DELL'ARTE SUL BELLO
'Di Bellezza abbiamo bisogno, come dell’aria e così come quando respiriamo, andrebbe quotidianamente assorbita ed elaborata, perché è solo frequentando la Bellezza che riusciamo a redimerci e a salvarci, vivendola fino in fondo, generandola ovunque possa essere condivisa per farne materia formativa sin dalla più tenera età.' La bellezza é stata oggetto di riflessione in ambiti come la filosofia e l’arte fin dall'antichitá. 'La natura della bellezza, il suo rapporto con la veritá e il bene', il suo ruolo nella vita umana sono solo alcuni dei temi che hanno interrogato filosofi e artisti di tutte le epoche. Se in passato il fine ultimo dell’arte in Occidente era legato alla glorificazione del messaggio cristiano o di qualche nobile casato, in questa epoca sembra identificarsi tristemente in una ricerca disperata della novità-originalità come valore assoluto, dimenticando un glorioso passato nel quale l’arte ha permesso la trasmissione di cultura in tutta la sua estensione. Riteniamo che l’arte non necessariamente debba essere finalizzata ad una missione didattica, ma porsi qualche domanda sembra indispensabile: perchè fare Arte? come riposizionarsi culturalmente in questo contesto storico? Si possono percorrere i sentieri della creatività esprimendo valori estetici condivisi dal comune senso del bello, legato alle tendenze del momento, espressione di una bellezza il più delle volte superficiale, evanescente e mondana (questo accade purtroppo anche nelle arti che dovrebbero essere espressione di valori più nobili). Riteniamo questo tipo di esperienze proficue solo dal punto di vista economico, se si desidera aggiungere valore e del bene per sé, sarà indispensabile tentare di esperienziare: 'la contemplazione della Grande Bellezza'; un incontro che si può manifestare soltanto se con costanza si persevera nella ricerca della propria bellezza interiore, distaccandosi dalla densità terrena e lasciandosi alle spalle meschinità, falsi valori e condizionamenti culturali limitanti. Lavorando su sé stessi come uno scultore sulla pietra: togliendo il superfluo, levigando le imperfezioni e lucidando le forme, solo allora sarà possibile incontrare la propria bellezza interiore. Se non incontri la purezza nella tua anima non potrai riconoscere la Grande Bellezza e goderne la contemplazione. Se la coscienza non si identifica con l’anima, nulla che sarà prodotto dall’intelletto potrà contenere la Grande Bellezza, proprio per l’assenza di partecipazione animica, perché l’anima è espressione dell’ unica Bellezza, del divino: 'l’incontro con la vera felicità è l’incontro con la vera Bellezza' e vivere l’esperienza della Bellezza è gioia, sbigottimento, stupore, turbamento emotivo e viscerale.
LA BELLEZZA GENERA BENESSERE PSICO-FISICO
L'idea che la bellezza abbia un potere curativo ha radici antiche, fin da tempi remoti l’uso delle arti visive, la musica, la danza e le rappresentazioni teatrali in particolare hanno prodotto risultati positivi nel riequilibrio psico-fisico-emozionale. Questo ha creato le condizioni per il riemergere di dolorose esperienze, emozioni e ricordi dal profondo, responsabili quasi sempre di disturbi e squilibri psicofisici ed energetici, esperienze rielaborate con linguaggi esplorativi, intuitivi, simbolici, analogici, che vengono trasmutate in nuove modalità di accesso conoscitivo ed esperienziale. Attraverso l’atto creativo gli individui possono accedere ad emozioni, ricordi ed esperienze profonde, difficili da esprimere verbalmente, in uno spazio sicuro, non giudicante; una modalità comunicativa intuitiva e simbolica, che va oltre le barriere linguistiche. Oggi, la scienza sta iniziando a confermare ció che le culture tradizionali hanno sempre saputo: la bellezza puó avere un impatto significativo sulla salute quando é empatica con gli stati psicofisici emozionali, biocompatibile e bio disponibile ed in risonanza con emozioni e corpo, permettendo alla struttura del sistema biologico (fruitore) di organizzarsi in modo ottimale, armonico e coerente, fornendo la giusta informazione elettromagnetica. L'arte é viva quando adattiva alle dinamiche della vita biologica e al suo campo elettromagnetico, potedosi rinnovare continuamente distribuendo adeguatamente le onde di carica smistandole armoniosamente (senso di benessere-amore).La contemplazione di ció che percepiamo come bello, puó suscitare in noi emozioni positive come armonia, piacere, serenità, stati di benessere e appagamento estetico, ma di certo può anche farci emergere da stati mal-sani di basse frequenze che troppo spesso condizionano la qualità della nostra esistenza. La condivisione di qual si voglia forma di bellezza può rafforzare inoltre la coesione sociale e l’identitá culturale, così come canoni estetici comuni possono contribuire a creare un senso di appartenenza e di comunanza, oltre che focalizzare forme pensiero propositive, dando forma a modelli relazionali improntati al benessere e all’ amore. La bellezza di un paesaggio o di un ambiente urbano puó far sorgere la necessità di preservare e incentivare la cura e la protezione di quel territorio, favorendo così la sostenibilitá ambientale e sociale. Stimolare le attivitá culturali legate alla bellezza possono generare sviluppo economico, occupazione e qualitá della vita, contribuendo al benessere psicofisico delle persone, alla riduzione dello stress e l'aumento del senso di appagamento. In un mondo dominato dalla superficialitá e dall'omologazione, la bellezza puó assumere un ruolo importante nel promuovere valori di armonia, autenticitá e rispetto per la diversitá; in questo contesto la ricerca artistica svolge un ruolo primario indispensabile, un percorso che dovrebbe snodarsi olisticamente in forma multi modale, coinvolgendo intelletto, visione ed emozione. Contemplare opere d'arte o immagini belle puó indurre una sensazione di calma e di pace, migliorare l'umore e aumentare i livelli di endorfine, (ormoni della felicitá), così come circondarsi di cose belle puó migliorare il nostro umore e renderci piú ottimisti. Esprimere la propria creativitá attraverso l'arte o la musica aumenta il senso di autostima e di benessere, (la terapia dell'arte e la musicoterapia sono state utilizzate con successo anche per alleviare il dolore in pazienti con diverse patologie), riduce l'ansia e la depressione che spesso accompagnano il dolore cronico, puó aumentare la motivazione a guarire e rafforzare il sistema immunitario, così come contribuire a ridurre la sensazione di isolamento e di solitudine, migliorando la nostra salute mentale, riducendo il rischio di malattie mentali.
CREAZIONE E CONDIVISIONE DI FORME PENSIERO
.Le discipline scientifiche e filosofiche hanno avviato negli ultimi anni un processo di revisione epistemologico a cui anche l’arte non potrà sottrarsi. In questo contesto anche la figura dell’artista andrà ripensata, trasmutando in un partecipante attivo che costantemente si confronta con altri professionisti, in un contesto multidisciplinare, per la rifondazione di un nuovo paradigma culturale dove arte, scienza, filosofia e tecnologia concorrono al modellamento di una nuova realtá esperienziale, a fondamento di una estetica fortemente identitaria, sostenibile, ecologica, etica. Il nostro punto di vista olistico (in contrapposizione al concetto di utilitarismo che contraddistingue la contemporaneità) analizza le diverse componenti che vanno a determinare gli aspetti qualitativi del vivere: il principale consiste nella valutazione delle forme creative-espressive che emergono dalle esperienze del vissuto, (codici di estetica e progetti che di fatto modellano i nostri spazi, condizionando pensieri ed emozioni). Riteniamo indispensabile promuove un approccio alla vita dove ognuno potrá ricercare e realizzare il proprio benessere ed il personale senso del bello, attingendo agli ingranaggi creativi, così da mettere in forma e manifestare il suo modo di essere e di rapportarsi con la realtà che lo circonda, affermando la propria autodeterminazione e l’inscindibilitá del rapporto uomo-realtá-creativitá, espressione della nostra vitalitá e del senso di essere liberi e vivi. “Mens agitat molem”la mente muove la materia, (Eneide di Virgilio)Un pensiero focalizzato ad un intento che coinvolge tutto il corpo a livello sensoriale é generatore di emozioni e queste conferiscono corpo al pensiero, consistenza, vibrazione irradiante, colore e forma. Nella condivisione in gruppi artistici animati da intenzioni e scopi comuni le energie-pensiero dilagano per contagio, si sommano, moltiplicando la loro efficacia, trasformandosi di fatto in “egregori” e sono queste, che in qualche modo, coordinano e determinano il materializzarsi di intenzioni, progetti e scopi comuni, analogamente a quanto descritto da Sheldrake per il campo morfogenetico o per l’inconscio collettivo di Jung.
OBBIETTIVI DI UNA RICERCA
“I luoghi abitati sono veicoli di emozioni”. Siamo arrivati a questa conclusione dopo quindici anni di ricerche multidisciplinari, dalla psicologia ambientale fino alle neuroscienze avvalendosi in maniera olistica di diverse discipline, impegnati ad analizzare ed interpretare risultati di studi scientifici riguardanti la percezione dell’ambiente e le relazioni che l’uomo intrattiene con lo spazio costruito. In quale misura la comunione tra persone e spazio abitato influenza lo stato di benessere fisico e psichico, la salute, le attività e le performance? Tralasciando le valutazioni sui risultati di una ricerca tanto complessa, porremo l’attenzione sugli obbiettivi che ci siamo prefissati, logica conclusione delle considerazioni che abbiamo raccolto negli anni. Il tema più rilevante per le ripercussioni in termini di qualità della vita è risultato: “Governare lo spazio per governare l’esistenza”.Di conseguenza abbiamo messo a punto un sistema integrato (metodologie, tecnologie, strumentazioni, e programmi) che rende lo spazio fluido e adattabile alle mutabili esigenze dell’uomo, superando così i limiti dello spazio definito. “L’ abitare senza confini apparenti”, uno spazio governato dalla mia volontà o con il supporto di un sistema gestito da AI (in grado di interpretare le mie necessità) che anticipa ed attua programmi ambientali che mi sostengono a livello psico-energetico.” Un sogno che si materializza: “l’ambiente che abito finalmente può prendersi cura di me”. Programmi per gestire lo spazio utilizzando la stimolazione multisensoriale e azionati da un sofisticato sistema di armonizzazione. In questo contesto le attività artistiche svolgono un ruolo indispensabile: “se il mondo fosse un luogo migliore, forse saremmo meno sensibili ad accogliere il bello nell’arte ed avremmo meno bisogno di sublimare esperienze tristemente dolorose”. L’arte ci pone di fronte alla legittimità del dolore, esperienza indispensabile se si desidera realmente una esistenza in pienezza”, perchè solo così sarà possibile maturare e confrontarsi con la complessità e le difficolta del vivere. L’arte osservatorio privilegiato da cui indagare la condizione umana: amplia l’immagine che abbiamo di noi e del nostro mondo, ci scuote dall’indifferenza per ciò che ci circonda, mettendoci in contatto con le inclinazioni che ci mancano, (l’assenza delle nostre virtù). “Produrre o nutrirsi di d’arte per sviluppare le nostre potenzialità, controbilanciare le nostre fragilità e trovare un punto di equilibrio”. Non si è purtroppo trasparenti a sé stessi, viviamo stati d’animo, esperienze e pensieri a cui non poniamo la dovuta attenzione, ci sono sfuggenti e non riusciamo a comprenderli. L’arte ci mette nelle condizioni di dare a questi un’espressione più chiara: l’esperienza artistica ci permette di analizzare, rielaborare e restituirgli una forma migliore, una percezione del sé più profonda, da poter condividere, rivelando così al mondo la nostra identità. L’Arte può donarci misura, una valutazione più accurata di ciò che è prezioso, perché naturalmente tendiamo ad assuefarci alle cose, perdiamo costantemente di vista il valore di quello che abbiamo, attratti da ciò che è glamour e genera mancanza e infelicità. “Arte per vivere meglio”, avvicinandoci alla versione migliore di noi stessi, un equilibrio nella consapevolezza di ciò che realmente ha importanza, peso e valore nella nostra esistenza, svincolati dalla morsa dell’insoddisfazione della mancanza, (logiche consumistiche), ponendo invece l’attenzione su sé stessi, riconoscendo i nostri valori, nella condivisione ed apprezzamento dei nostri aspetti migliori.
COSA ABBIAMO REALIZZATO
Abbiamo elaborato un innovativo sistema che integra sofisticatissime tecnologie e intelligenza artificiale, uno spazio dove poter mettere in forma le più stravaganti visioni e le esperienze estetiche più totalizzanti; un luogo di immersività multisensoriale, percepito finalmente dal fruitore come reale.La fusione di REALTA FISICA - VIRTUALE - AUMENTATA - IMMERSIVA / NEUROSENSORIALE, uno spazio reale ed insieme virtuale dove interagire in maniera efficace con il fruitore dell’opera.Un nuovo agorà, “il luogo di incontro, di rappresentazione e di confronto”, dove poter mettere in scena contemporaneamente tutte le arti, uno spazio senza confini utilizzabile in qualsiasi modalità, indipendentemente dal luogo e dal tempo è possibile connettere in rete eventi, performance, musei, mostre pubbliche e private, mettere in contatto diretto artisti e pubblico, permettendo un’esperienza di interattività come se si fosse in presenza.L’utilizzo contemporaneo ed armonizzato di molteplici modalità di fruizione percettivo-sensoriale consentono: il controllo della temperatura in tempo reale, la gestione dei sistemi illuminotecnici di controllo colore, gestione di essenze aromatiche studiate per rendere efficace ogni momento dell’opera, effetti ambientali della natura, quali la nebbia, il vento, stimoli aptici (vibrazioni del suolo), il controllo del suono direzionale-spaziale-ambisonico, ed infine la parte visiva veicolata attraverso pareti micro led, curve, sferiche o flat, le più performanti per qualità delle immagini, oltre ad avere una grande attenzione per il confort e la salute del fruitore (emissioni elettromagnetiche schermate, certificazione TÜV Rheinland Low blue light che garantisce il non affaticamento degli occhi per lunga esposizione e la più bassa temperatura di superficie del mercato a parità di risoluzione).Crediamo doveroso per ultimo soffermarci sul fatto che promuovere cooperazione e condivisione sia un’azione indispensabile e necessaria a dare linfa a tutte le arti, si potrà quindi accedere ad un sistema di interscambio all'interno della “Fondazione Art in Space” che raccoglie intorno a sè artisti di tutto il mondo, fornendo loro informazioni tecniche e tecnologie necessarie per la realizzazione di opere d'arte immersive multi sensoriali interattive.